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7 squadre del Montalcini nelle finali nazionali del concorso FAI

Anche quest’anno alcune classi dell’Istituto “Rita Levi Montalcini”, la 3L e la 3H, con le docenti Federica Poggi e Debora Mieli, hanno partecipato al concorso del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, ottenendo ottimi risultati, con ben 7 squadre che sono passate alla fase finale dell’evento. #greenfuture è il nome del progetto, l’iniziativa lanciata dal FAI nell’ambito del programma annuale per le scuole “Ambiente? Tutto ciò che ci circonda. Cosa sapere e come agire per diventare i cittadini di domani, che coinvolge gli studenti nell’ideazione di piccoli e concreti progetti per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e diventare protagonisti del proprio territorio attraverso delle attività di valorizzazione.

Sono state oltre 1200 le squadre provenienti da tutta Italia composte da massimo tre studenti che hanno presentato la propria idea, la giuria ne ha selezionate 461, e ben 7, come dicevamo, provengono dall’IIS Montalcini di Acqui Terme.

Da sempre i concorsi nazionali del FAI hanno avuto come obiettivo quello di stimolare gli studenti alla scoperta delle caratteristiche storiche, artistiche, geografiche e culturali del paesaggio italiano, coinvolgendoli in attività dinamiche condotte in gruppo, caratterizzate da momenti di ricerca, esplorazione, studio, progettazione legate ad esperienze concrete.

Il tema di quest’anno vedeva gli allievi esplorare il proprio territorio, scegliendo tra due diverse opzioni, “come valorizzare uno spazio verde già esistente (un parco, un albero monumentale, un giardino, un orto, una aiuola cittadina, un terreno abbandonato, un bosco, la riva di un fiume, un tratto di costa, una montagna…) attraverso una o più azioni oppure - come riqualificare un’area del proprio territorio attraverso un nuovo spazio verde (recupero di un’area abbandonata, creazione di aiuole, percorsi alberati ciclopedonali, spazi verdi di sosta e aggregazione, riqualificazione degli argini dei corsi d’acqua…)”. Una proposta progettuale coerente con l’identità del luogo, volta al miglioramento del benessere in chiave ecosostenibile, da presentare eventualmente alle istituzioni, e quelle presentate dai nostri ragazzi erano veramente originali ed innovative.

Tra queste ricordiamo il centro di informazione turistica sviluppato in due diverse proposte, la prima a Bistagno con “Punto Turistico 2.0”, che prevede un sistema informativo turistico interattivo nei pressi di un piccolo chiosco con panchine nel centro della cittadina, che darebbe ogni informazione ai nuovi visitatori, suggerendo itinerari e percorsi alla scoperta delle eccellenze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche dell’area. I pannelli esplicativi inseriti nella struttura, oltre alle brochure, darebbero le prime informazioni generali sul luogo, gli approfondimenti sarebbero invece attivati digitalmente mediante la scansione di un QR-Code che rimanderebbe ad un sito dedicato con informazioni e podcast turistici in diverse lingue. Molto simile nell’idea è quello riguardante Acqui Terme con “INFORMATY”, lungo la passeggiata della Fontana delle Ninfee recentemente restaurata, anche in questo progetto è previsto l’inserimento di pannelli esplicativi, anche qui con QR-Code con le varie informazioni turistiche.

In altri casi le proposte riguardavano degli itinerari naturalistici da creare o da ripristinare. “CICLOPEDONIAMO!” è una di queste, che vuole recuperare le aree dismesse dell’antica cava di Visone, immaginando un percorso ciclopedonale lungo 2 km attrezzato anche per il trekking per gli adulti e un percorso sensoriale per i più piccoli, che possono camminare a piedi nudi, esplorare varie superfici con materiali naturali e scoprire nuove sensazioni divertendosi.

 Anche per il Castello di Moncrescente (Tinazza) si è pensato ad un percorso ciclopedonale attrezzato (“Castello in tour”), con tappe scandite dai cartelli che raccontano brevemente la storia del castello.

Tra tutti i progetti presentati è certamente Acqui Terme il luogo con più proposte, citiamo quello per la risistemazione del “Fontanino dell’acqua marcia”, per il quale si è pensato, tra le altre cose, ad un distributore di bottigliette vuote o bicchieri per la degustazione dell’acqua, all’interno della struttura sono previsti dei cartelli interattivi muniti di QR-Code legati ad un sito dedicato in cui viene illustrata tutta la storia del fontanino.

Quello che più ha colpito in tutti questi progetti è proprio l’interattività, la connessione tra natura e digitale: lo abbiamo visto in “PARK TOUR 2.0”, il progetto per il Parco del Castello di Acqui, che oltre a prevedere una serie di attività didattico/ludiche nel suo particolare percorso a meandri, in questo posto si immaginano anche degli itinerari/racconto a tappe mediante cartelli con QR-Code che rimandano anche qui ad un sito dedicato, essi faranno dei riferimenti alla storia del castello, al suo museo di archeologia, a mostre tematiche e a tanto altro, come alle cacce al tesoro.

“SMARTSPORT”, invece, vuole rivisitare in chiave digitale la pista ciclabile di Acqui Terme aggiungendo l’elemento “smart” lungo il percorso: sui paletti presenti verrebbero aggiunti dei QR-Code che rimandano ad una serie di podcast motivazionali per il raggiungimento di vari obiettivi (sportivi, ecc.) o anche per il relax attraverso l’ascolto di audio con meditazione e yoga.

Lo yoga è il protagonista di un’altra idea: “VIVINATURA 2.0”, che vuole valorizzare il parco delle Vecchie Terme mediante una serie di interventi tesi a migliorare tutte quelle attività antistress, mirate al rilassamento e alla meditazione. Il luogo scelto è situato nella parte periferica della città, la più verde, incontaminata e silenziosa, nei pressi di quelle che erano le Vecchie Terme e il centro benessere “Lago delle Sorgenti”. Pochi interventi mirati che hanno il compito di rendere più confortevole il luogo, fornendo una serie di servizi, lezioni di rilassamento e meditazione, tutto in linea con la natura, e poi un chiosco, per dare la possibilità a chi volesse provare questa esperienza di poter utilizzare dei tappetini forniti in affitto, ma anche delle tisane calde per il relax, oltre alla famosa acqua termale per cui è celebre Acqui Terme.

Quelli citati sono solo una parte dei progetti presentati dai ragazzi, tutti molto entusiasti per il lavoro svolto e per i risultati raggiunti. “Gli studenti di oggi possono svolgere un ruolo importante - afferma la prof.ssa Federica Poggi - un ruolo sempre più urgente di fronte alla crisi ambientale che minaccia il Pianeta, e questo progetto di educazione civica e ambientale ha dato la possibilità ai nostri ragazzi di mettersi veramente in gioco, di sapere e conoscere e poi agire. I giovani di oggi saranno i cittadini di domani, consapevoli, responsabili e attivi, in un momento storico che più di altri richiede a ciascuno di fare la propria parte, per il bene di tutti”.

D.M.