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Il Corso di Biotecnologie Ambientali Vince il Premio Acqui Ambiente 2024

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Con un pizzico di fortuna il meteo piovoso ha risparmiato nel pomeriggio di Domenica 7 Luglio la splendida cornice di Villa Ottolenghi in Acqui Terme. Proprio come aveva previsto il Colonnello Giuliacci, anche lui tra i premiati della XV edizione del Premio Acqui Ambiente e autodefinitosi spiritosamente “parafulmine” della premiazione. Ciò ha permesso il sereno svolgimento della cerimonia condotta da Licia Colò con l’assistenza della figlia Liala. I temi di più stretta attualità ambientale sono stati i protagonisti del pomeriggio: si è riflettuto sui cambiamenti climatici e sulla risorsa acqua in merito all’impronta idrica dei processi antropici in agricoltura e industria. Punto nevralgico il territorio e la sua protezione, la prima sfera che ci circonda e in cui siamo immersi. La ricostruzione della storica battaglia della Val Bormida contro l’Acna di Cengio, battaglia secolare, è stata oggetto di discussione e spunto per dipanare tante riflessioni su ciò che sta accadendo e su cosa realmente possiamo fare per contribuire tutti nel tentare di innescare un processo di reversione positiva della complessità di fenomeni che sta iniziando in modo concreto a minare il nostro rapporto con l’ambiente da cui dipendiamo. In questo il corso di Biotecnologie Ambientali ha portato il suo piccolo, valido, contributo. Il progetto “Microrganismi Ambientali: alleati preziosi”, presentato da Davide Benzi (V H), Giulio Garbarino (IV H), Melissa Pulici (IV H), Hiba Dahman (III H) e Riccardo Panaro (III H), premiati dall’assessore alla pubblica istruzione del comune di Acqui Terme Soumya Sellam, ha infatti convinto la giuria che ha così assegnato per la prima volta il premio dedicato al contributo scientifico progettuale degli istituti secondari di secondo grado. Come ha ricordato Licia Colò” un premio assegnato ad una scuola che ha già nel suo nome una fonte d’ispirazione formidabile”. Rita Levi-Montalcini è infatti, nel suo essere “mente” prima che corpo, parte di quel terzetto di premi Nobel italiani, con Salvatore Luria e Renato Dulbecco, che ha contribuito a definire le fondamenta della moderna biologia. L’utilizzo dei microrganismi ambientali come aiuto essenziale nei processi di biorisanamento ha ispirato discussione e i ragazzi presenti alla cerimonia hanno potuto così sentirsi protagonisti dell’atto concreto di cambiare e avere un riconoscimento di tutto l’impegno profuso nel costruirsi prima come cittadini del mondo e poi come studenti. Il premio è un importante ulteriore riconoscimento per il Corso di Chimica e Biotecnologie Ambientali, valorizza l’impegno messo in questi anni per far crescere un indirizzo dinamico e capace di camminare al passo con i cambiamenti dell’ambiente , attraverso un aggiornamento continuo delle tecniche di laboratorio.