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L'IIS “Rita Levi-Montalcini” con le sue quinte è andato a trovare Catullo e D'Annunzio

Per i nostri maturandi  l'avvicinamento al momento degli esami (dal 21 di giugno in avanti, data della prima prova) è passato dal viaggio di istruzione a Sirmione (Castello Scaligero e Grotte di Catullo) e Gardone (al Vittoriale di Gabriele D'Annunzio).
  Giovedì 25 maggio, 75 allievi della classi quinte, distribuiti in due bus, e accompagnati da otto docenti della scuola, hanno  dapprima visitato la Rocca Scaligera, poderosa struttura difensiva cinta dall'acqua del lago, il cui nucleo originario risale al sec. XIII e che, secondo una tradizione, accolta anche da Giosuè Carducci, avrebbe ospitato Dante Alighieri. Dopo  l'ascesa - favorita da un inaspettato bel tempo - ai camminamenti e al mastio, e le visite libere al centro (tra Palazzo “Maria Callas”-  da sempre sede di mostre fotografiche;  alla parrocchiale di Santa Maria Maggiore, ricca di freschi Quattrocenteschi e Cinquecenteschi, e ai resti della Basilica del Salvatore, collegata ad un monastero d'epoca longobarda), sono state alcune allieve dell'indirizzo Turistico ad introdurre la visita  alla grande area archeologica all'estremità della penisola. In questa i ruderi monumentali, risalenti all'età imperiale, sono suggestivi quanto gli assai frequentati lastroni di scoglio, “a lago”, attrattiva per ogni turista.
     Ripassate la storia antica e medievale, il pezzo forte era costituito dalla visita (in parte guidata: gli ambienti e le parole capaci di costituire una miniera di informazioni) al complesso - giardino, strutture e  residenza personale- del Vate. Ecco il “divino Gabriele”: indefesso accumulatore seriale, esteta, malato di esotismo e d'ipocondria, collezionista d'automobili, di ninnoli, di libri e di idoli delle religioni del mondo, che in vita esorcizza la morte per, poi, consegnarsi a una sorta di terrena immortalità... 
  Il passaggio di stanza in stanza (in una semioscurità che evoca santuari e sacrestie, e priorati; e richiama profumi d'incenso) ha permesso di meglio comprendere una personalità che - talora considerata megalomane,  scomoda e urtante, talora geniale e degna di essere ammirata per la fattura perfetta di versi e prose, poliedrica e contraddittoria - anche Eugenio Montale (per altro in buona compagnia...) sosteneva - e non si scappa... - si dovesse a pieno “attraversare”. E a tal azione, di buon grado, e con interesse, si son sottoposti gli allievi e le allieve RLM. 
   Al di là dei ricchi contenuti culturali, il viaggio ha costituito una prima iniziativa del  “lungo congedo” (“commiato”, direbbe il Nostro...) che porterà gli allievi a  concludere la loro esperienza nella scuola superiore. 
  E la matura responsabilità dimostrata, unita all'ottimo comportamento, creando un  clima disteso e amicale, all'album delle memorie di domani ha così potuto consegnare una giornata che tutti, docenti e studenti, ricorderanno. Proprio con gran piacere e soddisfazione. 

Sirmione
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